La settima edizione di Festival 20 30 segna un netto cambio di paradigma rispetto al passato. Dopo un anno che pare più che altro un'era, quella della pandemia, il teatro è, per noi, chiamato a non fare finta di niente, ad accogliere il cambiamento che arriva da fuori, a relazionarsi con un immaginario che è cambiato.
Se le regole del mondo non sono più le stesse, nemmeno quelle della scena possono rimanere quelle di prima. Un tutto (quello che c’era prima) a cui bisogna andare oltre. Un festival dunque diverso dagli altri anni, fondato interamente sull’incontro tra tre gruppi di venti-trentenni e tre compagnie di artisti selezionati per questa edizione, realizzati attraverso momenti di laboratorio.
Non più spettacoli di repertorio, che in questo momento non sarebbero altro che reperti di un altra era, ma creazioni pandemic-specific realizzate apposta per questo momento storico. Festival 20 30 diventa quindi un luogo per sperimentare una modalità di relazione col pubblico pensata apposta per il periodo pandemico. Ogni serata sarà interamente dedicata alla restituzione pubblica dei percorsi laboratoriali che le compagnie hanno realizzato nei mesi di residenza. Inoltre, per la prima volta, in primavera e all’aperto, mantenendo la collaborazione con i luoghi storici del festival come l’Oratorio San Filippo Neri, e aprendo a nuovi spazi come DumBO e DAS - Dispositivo di Arti Sperimentali.
h. 20:00 - “ Esercizi di Futuro Semplice” condotto dalle Avanguardie 20 30.
con Enrico Baraldi, Marco Buresta, Corinna Caso, Tina Comuzzi, Sara Cortesi, Lucia Fontanelli, Nina Lanzi, Jacopo Mascitelli, Marco Obino e Chiara Stella Sorrentino.
ll futuro semplice è una forma verbale del modo indicativo. Indica situazioni ed eventi presenti e futuri che risultano in qualche modo incerti.
Esercizi di Futuro Semplice è un laboratorio per ricominciare a immaginare insieme. Per aprire i ragionamenti che quest’anno sono sono stati alla base del festival rielaborandoli in senso teatrale e condividendoli in sala prove. Di quali strategie dobbiamo dotarci per affrontare un cambiamento - individuale e collettivo - ? Quale sarà la prossima catastrofe? E’ possibile evitarla? Come si fa a sopravvivere? Di cosa si parla quando si parla di normalità? Cosa ci sarà di semplice nel nostro futuro?
INGRESSO GRATUITO CON PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
inviare una e-mail a oratoriosanfilipponeri@mismaonda.eu.
oppure chiamare, inviare un SMS o un messaggio su Whatsapp al numero 3497619232 (dal lunedì al venerdì: 10.30-13 e 15-17.30)
https://www.oratoriosanfilipponeri.com/festival-20-30-esercizi-di-futuro-semplice/
POSTI ESAURITI
h. 20:00 “Futuro Semplice - radio edit” condotto dalle Avanguardie 20 30.
con Enrico Baraldi, Marco Buresta, Corinna Caso, Tina Comuzzi, Sara Cortesi, Lucia Fontanelli, Nina Lanzi, Jacopo Mascitelli, Marco Obino e Chiara Stella Sorrentino.
A partire dal 2016 all’interno di Festival 20 30 si è formato un collettivo di ragazzi e ragazze che a diverso titolo hanno preso parte dell’organizzazione e della direzione del Festival. Questo gruppo ha preso il nome di Avanguardie 20 30. Per l’edizione di quest’anno abbiamo deciso di prenderci cura di uno dei laboratori del Festival ed entrare in scena. Di quali strategie dobbiamo dotarci per affrontare un cambiamento - individuale e collettivo - ? Vogliamo approcciare questa indagine partendo da un esercizio: immaginiamo di creare una stazione radiofonica in grado di trasmettere nel futuro. Una frequenza dove far viaggiare verso l’ignoto un flusso di parole e suoni. Ci sarà ancora qualcuno ad ascoltarci? E cosa a avremo da dirgli?
h.20:00 “NATI DOPO” condotto da Daniele Szeredy.
POSTI ESAURITI
con Linda Amaduzzi, Oreste Campagner, Fosca Grespi, Nadia Marconato, Emiliano Mondini, Martina Montini, Francesco Perlini, Bianca Quaresimin e Clara San Pietro.
Lo spettacolo parte da due eventi paradigmatici della recente storia bolognese: da una parte la “Svolta della Bolognina”, tra il 1989 e 1991, il processo in cui il Partito Comunista Italiano si sciolse, cambiò nome e ideali, lasciando al passato una pesante eredità di battaglie per i diritti dei lavoratori e degli ultimi; d’altra parte, nel 1990, lo scioglimento del gruppo musicale dei CCCP, rappresentante di una cultura underground internazionale e politicizzata, in cui ci si prendeva gioco, facendone parte, di un movimento giovanile e di massa fatto di frasi ideologiche, piani quinquennali e paranoie. Cosa ha lasciato nella generazione di chi ha tra i venti e i trenta anni questo periodo di profondo cambiamento politico, sociale e culturale? Il progetto si propone come una caccia ai fantasmi di esperienze non vissute direttamente, in quanto nati dopo, ma che continuano ad influenzare la vita della città e dei suoi abitanti.
h.20:00 “ShitStorm” condotto dalla compagnia FRIGOPRODUZIONI (Francesco Alberici, Salvatore Aronica, Daniele Turconi).
POSTI ESAURITI
con Cecilia Bertozzi,Giulia Cervone, Federico Ciccinelli, Sara Gozza, Chiara Rauseo, Greta Tommesani e Andrea Zani.
Siamo capaci di immaginare un teatro altro? Abbiamo l’impressione che il nostro teatro sia afasico, sicuramente frustrato da gravissimi problemi strutturali, a partire da un’ingente mancanza di risorse e investimenti, ma anche colpevolmente incapace di andare oltre l’esistente e di immaginarsi diverso da com’è. Qual è la capacità del teatro di incidere nel discorso pubblico, ovvero il teatro ha ancora la forza di farsi strumento di riflessione sulla società e per la società? E qual è la capacità del teatro di incidere sulla realtà, è possibile andare oltre la descrizione del reale per diventare strumento di cambiamento? A chi parla e a chi non parla il teatro, quale pubblico sceglie come strumento di lettura del reale e perché? A chi ci stiamo dimenticando di parlare, a chi non ci stiamo rivolgendo? Il nostro teatro è classista? È razzista?
INGRESSO GRATUITO CON PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
inviare una e-mail a organizzazione2030@gmail.com (se volete essere inseriti in lista d'attesa, sarà nostra cura avvisarvi nel caso si liberino dei posti).
FESTIVAL 20 30 E RISONANZE NETWORK
PREMIAZIONE #CANTIERERISONANZE
Cantiere Risonanze è il primo progetto operativo lanciato in network: un percorso annuale di creazione e prima circuitazione destinato a un progetto artistico presentato – anche in forma embrionale – da una giovane compagnia attiva nelle performing arts. Cantiere Risonanze si articola in residenze artistiche, pratiche di tutoraggio e promozione, date di debutto e replica garantite, messe a disposizione in modo diffuso e condiviso dalle realtà aderenti al progetto. Ogni anno la proposta artistica che avrà accesso a Cantiere Risonanze è selezionata in collettivo dalle direzioni artistiche delle realtà in network.
COME ARRIVARE ALL'ORATORIO SAN FILIPPO NERI
L’Oratorio si trova in Via Manzoni, 5. È un po' la nostra casa che ci ospita dal 2014, è molto semplice arrivarci, si trova in una traversa di Via Indipendenza quindi in pieno centro storico. L’Oratorio è vicino alla zona T (Via Ugo Bassi, Via Rizzoli, Via Indipendenza) che è controllata 24 ore su 24, quindi non è possibile accedere in auto ma c’è una fermata dell’autobus che si chiama Indipendenza dove arrivano l’11, il 27 e la Navetta A e C.
COME ARRIVARE AL DUMBO
Il Dumbo si trova in Via Cassarini, 19 a 600m da Porta Lame, è quindi facilmente raggiungibile a piedi o in bicicletta dal centro ma se volete prendere un autobus o l’auto vi spieghiamo come fare.
IN AUTOBUS
Venerdì 21 maggio Navetta C (direzione Parcheggio Tanari) dalla fermata Piazza Maggiore alla fermata Tanari orari: 19.23, 19.36.
Sabato 22 maggio Linea 29 (direzione Parcheggio Tanari) dalla fermata Piazza Malpighi alla fermata Tanari orari: 19.16, 19.29.
Domenica 23 maggio Linea 29 (direzione Parcheggio Tanari) dalla fermata Piazza Malpighi alla fermata Tanari orari: 19.03, 19.23.
IN AUTO
Parcheggio gratuito sulle strisce blu a partire dalle ore 18
Pensiamo che quest’anno sia particolarmente importante attivare un processo di apertura dell'attività di Festival 20 30 e Exit verso la città, per rifondare processi e discorsi attorno ai temi più urgenti in questo momento di ripartenza, per ritornare a vivere il teatro come luogo del discorso politico, come il luogo del fare politica. Abbiamo deciso di allestire uno spazio, un punto di raccolta per confrontarsi sul tema della ripartenza e sulle le importanti tematiche che sta portando con sé, dall’uguaglianza, alla sostenibilità, dalla giustizia sociale all'innovazione e alla tecnologia.
PUNTO DI RACCOLTA - ALLESTIMENTO PARTECIPATO A CURA DI EXIT
Il Punto di raccolta sarà allestito da EXIT come un salotto urbano informale che invita all’incontro e alla condivisione ed accoglierà al suo interno diverse attività ed esperienze. Durante le giornate di apertura vi invitiamo a partecipare all’attività di creazione di un super-tappeto: cuciremo insieme molti e diversi tappeti, tessuti e coperte, allargando i confini simbolici e materiali di questi oggetti e generando un terreno comune per condividere momenti di intimità e incontro. Nei giorni successivi alla sua creazione, il manufatto resterà esposto e si offrirà come luogo per i talk e gli incontri organizzati nel contesto dell’Assemblea pubblica dei lavorator* dello spettacolo.
Se vuoi partecipare porta materiale tessile da aggiungere all’allestimento (tappeti di vario genere, usurato, persiano, da bagno, peloso, da yoga, stuoia da mare, tappeto d’erba, zerbini… ma anche tessuti vari, coperte, vestiti, eccetera) e/o unisciti ai momenti di cucitura collettiva negli orari indicati. Noi metteremo a disposizione gli strumenti e alcuni materiali di partenza.
La capienza massima è di 10 persone alla volta, da gestire in base all'affluenza.
BOLOGNA CHIAMATA A RACCOLTA: ASSEMBLEA PUBBLICA LAVORATOR* DELLO SPETTACOLO
A Bologna manca una riflessione politica da parte dei lavoratori e lavoratrici dello spettacolo. A seguito della pandemia il settore dello spettacolo è entrato, con varie modalità, in una fase di fermento. Milano, Roma, Napoli sono le maggiori città in cui si sta parlando di teatro e di lavoro. Sono stati aperti tavoli con il governo, si è ottenuta anche una certa visibilità.
Ma a Bologna non si è mai tentato un incontro orizzontale e dal basso, non si è mai intavolata una discussione sui diritti, sul lavoro, sui doveri e sulle necessità del settore dello spettacolo dal vivo.
FESTIVAL 20 30 ha deciso di mettere a disposizione, all'interno dei propri spazi, una piattaforma per un momento d'incontro tra lavoratori e lavoratrici dello spettacolo.
L'assemblea è pubblica e aperta a chiunque. Con la speranza che la discussione continui dopo e fuori Festival 20 30.
INGRESSO GRATUITO CON PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
Causa covid, vi chiediamo di confermare la vostra presenza tramite una mail a organizzazione2030@gmail.com, con oggetto: ASSEMBLEA.
h. 16:30 - 20:00 Allestimento partecipato a cura di EXIT
h. 15:00 - 17:30 Allestimento partecipato a cura di EXIT
h. 18:00 Bologna chiamata a raccolta: Assemblea Pubblica Lavorator* dello Spettacolo ATTO I: "Il teatro e la città"
Nella prima giornata faremo il punto della situazione: cosa e come si sta muovendo a livello nazionale. L’importanza di convocare un’assemblea cittadina sta però nella possibilità di riflessione sul livello locale: per questo raccoglieremo le esigenze e le problematiche che attor* e piccole compagnie riscontrano quotidianamente sul territorio.
h. 15:00 - 17:30 Allestimento partecipato a cura di EXIT
h. 15:00 - 17:30 Allestimento partecipato a cura di EXIT
h. 18:00 Bologna chiamata a raccolta: Assemblea Pubblica Lavorator* dello Spettacolo ATTO II: "Il teatro fuori dal teatro"
Nella seconda giornata vorremmo aprire un confronto con l’assemblea sulle possibili soluzioni immaginabili, con particolare attenzione al livello locale. Inviteremo inoltre alcuni rappresentanti di categorie di lavoratori, come i riders, con cui condividiamo alcune problematiche (precariato, poca normazione e tutela etc.). Crediamo nella necessità di allargare la discussione e di uscire da una logica meramente di categoria.
h. 19:00 Oltre il Festival: incontro con gli artisti Daniele Szeredy e Frigoproduzioni.
h. 18:00 Bologna chiamata a raccolta: Assemblea Pubblica Lavorator* dello Spettacolo ATTO III: "Un confronto finale"
Nella terza giornata faremo il punto di quanto emerso e iniziarmo un dialogo con le realtà più istituzionali e strutturate della cultura bolognese, per avviare un tavolo di confronto che esca dall’assemblea.
h. 12:00 - 14:00 Restituzione pubblica dell'esperienza di Allestimento partecipato a cura di EXIT
COME ARRIVARE AL GIARDINO PINCHERLE
Il giardino si trova all'incrocio tra Via Giovanni Battista Morgagni e Via delle Casse.