WANNA BE TEATRO
Siamo capaci di immaginare un teatro altro?
Sia come spettatore che come artista ho l’impressione che il nostro teatro sia afasico, sicuramente frustrato da gravissimi problemi strutturali, a partire da un’ingente mancanza di risorse e investimenti, ma anche colpevolmente incapace di andare oltre l’esistente e di immaginarsi diverso da com’è.
Quindi non propongo un laboratorio, ma un’assemblea pubblica di tre giorni, aperta a chiunque voglia parteciparvi, per ragionare assieme su una possibilità di rinnovamento del modello teatrale. Di seguito alcune delle domande principali da cui vorrei partire.
Qual è la capacità del teatro di incidere nel discorso pubblico, ovvero il teatro ha ancora la forza di farsi strumento di riflessione sulla società e per la società? E qual è la capacità del teatro di incidere sulla realtà, ovvero gli è possibile andare oltre la descrizione del reale per diventare strumento di cambiamento della realtà?
Può il teatro rispondere a una vocazione interdisciplinare?In che modo può ampliare il proprio dialogo con le altre discipline che studiano la società, dall’antropologia alla sociologia all’economia, e con le altre discipline artistiche, dalla letteratura al cinema, alla musica? E in che modo questa interdisciplinarietà potrebbe concorrere a definire un teatro nuovo, con rinnovati margini di azione e di pensiero?
A chi parla e a chi non parla il teatro, quale pubblico sceglie il teatro come strumento di lettura del reale e perché? E chi sceglie di rimanere fuori, lo sceglie consapevolmente e perché? A chi ci stiamo dimenticando di parlare, a chi non ci stiamo rivolgendo? Il nostro teatro è classista? È razzista?
In che modo i teatri di una città dialogano con essa? In che modo la cittadinanza può vivere il teatro come arena di discussione pubblica, come terreno di confronto, come risorsa fondamentale della città e non soltanto come spazio di intrattenimento e svago? Qual è l’alternativa, nelle grandi città, al supermercato degli spettacoli?
Chiedo a coloro che saranno con me in questi tre giorni, di invitare a partecipare alla discussione (per almeno uno dei tre giorni) una figura che possa essere interessante nell’arricchire e stimolare il dibattito.
Non importa che sia una figura del mondo del teatro, anzi sarei molto interessato ad aprire questa discussione a persone provenienti dalle università, dall’attivismo politico, dall’associazionismo, dalle istituzioni eccetera.
Nella convinzione che non ci sia alcuna critica possibile al di fuori della pratica, vorrei che arrivassimo, in questi tre giorni, a definire un insieme di regole, di cui proporremo l’adozione agli artisti della città di Bologna.
Francesco Alberici
Max partecipanti: 20
Quando:
Sabato 17 novembre: h 15:00-19:00
Domenica 18 novembre: h 15:00-19:00
Lunedì 19 novembre: h 12:00-17:00
Martedì 20 novembre: h 10:00-13:00, alle h 20:30 finale di laboratorio aperto al pubblico a margine dello spettacolo Tropicana
Le iscrizioni aprono mercoledì 7 novembre 2018 alle ore 23:59. Per iscriversi bisogna mandare una mail all'indirizzo laboratori2030@gmail.com, contenente i seguenti dati: