Con questo stage vorrei condividere un percorso alla scoperta del proprio corpo, inteso come strumento espressivo, disponibile non solo all'azione, ma anche agli stati emotivi. La consapevolezza di se, del proprio corpo quale canale osmotico, permeabile agli stimoli esterni e completamente disponibile a far passare tutto ciò che l'anima dispone, e una ricerca che dura tutta una vita.
In questo laboratorio vorrei pero intraprendere un piccolo percorso, un'esperienza fisica di attuazione degli impulsi, sperimentare un'ottica diversa, una ricerca di appagamento e di onesta per un teatro che non evoca ne simula, ma semplicemente attua.
“Il corpo non mente mai”, diceva Martha Graham. Eppure l'uomo mente continuamente, per mantenere un ruolo sociale, per non esporsi, per evitare il conflitto. E la menzogna a cui ci sottoponiamo provoca stress, malattia.
Nello spazio protetto del teatro il corpo può riprendersi la sua centralità, sradicare moralismo e convenzioni, ritrovare l'istinto e l'onesta.
Verranno praticati alcuni esercizi propedeutici all'ascolto, alla gestione dello spazio, all'uso della voce e del corpo. A partire dalle azioni più semplici e quotidiane, quali la camminata, la corsa, i salti, o le manipolazioni abituali che ripercorriamo nella routine, il corpo potrà essere riscoperto.
Il movimento, spogliato da ogni orpello estetico, diventa uno strumento per l'azione che e l'unico scopo del movimento stesso. Il pavimento diventa un partner fondamentale e per l'efficacia dell'azione nello spazio tutto il corpo viene abituato ad essere pronto e disponibile. Ogni parte di esso può essere sfruttata per spostarsi.
Fuoco del movimento e il “centro” (il bacino), che teatralmente e la sede della volontà e del desiderio, e la “periferia” (mani e piedi) sono strumenti per spostarsi con la massima efficacia e rapidità. Ecco quindi che il movimento diventa un teatro di passioni e di pulsioni. Nella relazione con l'altro i corpi diventano consci delle proprie caratteristiche e peculiarità e in un gioco di ruoli ben definiti, in cui ognuno assume il proprio compito.
Ma prima, ogni corpo dovrà assumersi la propria anima.
max partecipanti 25
Mercoledì 27 novembre: ore 15-20, Arena del sole
Giovedì 28 novembre: ore 15-20, Arena del sole
Venerdì 29 novembre: ore 10-15, Arena del sole
Sabato 30 novembre: ore 10-14:30, Arena del sole, alle h 20:30 finale di laboratorio aperto al pubblico a margine dello spettacolo Questo lavoro sull’arancia
Le iscrizioni aprono mercoledì 6 novembre 2019 alle ore 23:59. Per iscriversi bisogna mandare una mail all'indirizzo laboratori2030@gmail.com, contenente i seguenti dati:
• Nome e cognome
• Data di nascita
• Numero di telefono
• Indicazione del laboratorio a cui ci si intende iscrivere, indicando, qualora lo si desideri, l'intenzione di partecipare all'altro laboratorio nel caso in cui la propria prima scelta risultasse aver esaurito i posti disponibili.