di Davide Carnevali
con Fabrizio Martorelli
in collaborazione con IT Festival, Granara Festival, La Cavallerizza Reale, Après Coup, Teatro Franco Parenti
Come può un giovane padre single educare una bambina di quattro anni e mezzo quasi cinque, in questa società consumista? E come può un artista fare i soldi con il teatro? Un attore guadagna di più facendo cinema o lavorando all’Esselunga di viale Papiniano?
Un viaggio che inizia raccontando gioie e dolori della (mal)educazione infantile e termina in un’amara riflessione sulla perdita del valoredel gesto artistico nella nostra società. Una macelleria di persone e animali, parole affilate che tagliano come coltelli una realtà grondante sangue epropongono una satira del nostro gusto contemporaneo: le mode di mercato a cui i nostri figli sono esposti, lo spettacolocome intrattenimento fine a se stesso, l’amore/odio nei confronti della televisione, della filosofia tedesca e dell’Esselunga (vero centro di nuova produzione delle risorse umane).
Passando da Peppa Pig alle trasmissioni di Marzullo (Sottovoce però, non Applausi che è sfigata), dalle Pussy Riot a Vittorio Sgarbi, da Angelica Liddell a Linsday Lohan, l’io narrante protagonista di questo monologo arriverà a scoprire che solo dopo aver toccato il punto più basso della sua carriera potrà capire cosa significa davvero mettere in gioco se stesso: come attore e come individuo.Facendo pensare, sì; ma anche facendo ridere.
Perché non c’è miglior stimolo alla riflessione che il divertimento.